Chi siamo

La StoriaRotary

Il Rotary club di San Benedetto del Tronto nacque il 25 Aprile del 1959.Il discorso di inaugurazione fu tenuto dall'avvocato Camillo Brancaccio, (che fu anche il Presidente dei primi due anni di vita), dinanzi al Governatore dell'epoca, generale Giovanni Raimondi e al Presidente del club padrino di Ascoli Piceno. Il gruppo dei fondatori era costituito da 24 amici. Si legga in apertura di questa pagina l'elenco di tutti i Presidenti che si susseguirono nella direzione del club. Nell'anno rotariano 1968/69, Camillo Brancaccio fu Governatore del 188º Distretto, quando questo comprendeva oltre alle attuali regioni (Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Albania) anche Sardegna, Lazio e Toscana. In questo anno fu tenuta a San Benedetto la 9º assemblea rotariana con la partecipazione di quasi tutti i club del distretto di allora. Nel 1971 fu rivolta l'attenzione al fenomeno dell'erosione marina del nostro litorale che si protrasse per tre incontri con la partecipazione di eminenti specialisti, tra cui il prof. Venzo, direttore dell'istituto di geologia dell'università di Trieste. Le relazioni furono raccolte in volume che fu poi consegnato all'autorità competente. Curata anche l'informazione politica, allora nei primi anni Settanta, su Italia ed Europa con la presenza del senatore Manlio Brusio, già ambasciatore della Repubblica nelle maggiori capitali europee. Nel 1974 furono affrontati i problemi comuni delle località costiere relativi agli indirizzi turistici. Sul tema del turismo marchigiano, nelle sue tipologie diverse, si svolsero convegni ad Ancona, a Porto Recanati ed infine a San Benedetto. Fra l’altro fu donato da tutti i club del litorale marchigiano alle rispettive aziende di soggiorno un auto respiratore dell’ultima e più aggiornata produzione tecnica. Si procedette nello stesso anno ad un concorso di idee a favore della nostra città, accolte con molto entusiasmo. Si istituì nell'ambito degli incontri mensili la simpatica tradizione del “caminetto” in case di rotariani disponibili. Non mancarono in questo periodo contributi di nostri soci su Realtà Nuova, la rivista di cultura rotariana che si pubblica ancora oggi in Italia. In periodi successivi fu affrontato il problema degli anziani in una società in sviluppo, nei suoi vari aspetti, e nel 1976 il lavoro fu riassunto in una pubblicazione interessantissima, se non altro per l’anticipazione di un problema oggi in prima linea. Nel 1979 si procede ad un gemellaggio con il club di Moutier Tarentaise dell'alta Savoia. Nello stesso anno furono eseguiti da giovani studenti della città , sotto la guida di esperti rotariani, i murales dell’amicizia che ancora ornano gli argini del torrente Ambula. Nel 1982 si ricorda la rifondazione del Rotaract (già nato una prima volta negli anni ′ 60 e poi scomparso), associazione di giovani dai 16 ai 29 anni, (quasi una squadra “primavera” del club), alle dirette dipendenze del Rotary padrino, numeroso, attivo, sempre presente ancora oggi in tutte le espressioni giovanili del nostro club. Nel 1984 nasce l'Inner Wheel (“dentro la ruota”), associazione dove si ritrovano le mogli dei rotariani che operano in stretta collaborazione con il club maggiore. Ha già espresso una governatrice, la dottoressa Carolina Tomassini, la prima del distretto 209 nato dalla suddivisione del 208. Questo club femminile sambenedettese segna al suo attivo tre edizioni biennali del Premio Internazionale di Letteratura per ragazzi, “Le palme d'oro”. Nel 1986 il Rotary club cittadino promosse una casa di riposo per anziani, successivamente realizzata dal Comune, da alcuni anni in funzione con il nome di Centro Sociale Primavera, un hotel a 4 stelle. Nel 1999 si festeggia il quarantennale. Il club conta attualmente 66 soci.

Ulteriori attività

Sono stati successivamente organizzati due forum distrettuali dal quadrilatero Ascoli-Teramo-Giulianova-San Benedetto del Tronto per il Corridoio Adriatico e per La valorizzazione delle aree protette.Ricordiamo la 11° assemblea distrettuale svoltasi il 25 Giugno 1995 e la realizzazione di una video-cassetta sulla città di San Benedetto con prevalenti videate dall'alto, effettuate da un elicottero, oltre a riprese di scene quotidiane di lavoro dei suoi cittadini. Fa sempre bella mostra di sè in Piazza Matteotti la statua di bronzo “La retare”, opera dello scultore Sergiacomi, promossa e voluta dall′Inner Wheel, realizzata poi con il contributo anche del Rotary. Viene registrato un CD con poesie in vernacolo sambenedettese recitate da attori locali. Il Rotaract erige una stele ai caduti di tutte le guerre, eseguita dallo scultore sambenedettese Marcello Sgattoni, che viene collocata vicino ad altri monumenti commemorativi in viale Secondo Moretti, offerta gratuitamente al Comune. Il club stampa semestralmente un bollettino di informazione rotariana (non sempre rispettoso dei tempi) che consente ai soci di esprimere le proprie idee relative alle problematiche dell′associazione. Non mancano i giornalisti che si distinguono per conoscenza dei problemi, che avanzano proposte relative alla vita interna ma anche alle problematiche del territorio. Si è avvertito ad un certo momento l′esigenza di ammettere nell′associazione, giovani che dimostrino ottime qualità professionali e particolare disponibilità ad operare a favore degli altri. A fronte delle cosiddette “aspettative crescenti” dei nostri ragazzi, che vogliono tutto a costo di tutto, ci vogliono soci giovani che riescano ad interpretare i nuovi bisogni e tracciare programmi per un difficile futuro.

Programma giovani

Si è affrontato nell′anno rotariano 1998/99 il doloroso fenomeno della disoccupazione giovanile, organizzando un primo convegno di formazione sul tema “Prospettive dell'impresa nel terzo millennio” ai fini di indirizzare i giovani verso il lavoro autonomo contro il concetto del posto fisso. Per le condizioni economiche di San Benedetto, dove si lavora e le industrie e i commerci fioriscono a somiglianza del nordest dell'Adriatico, per dare un taglio operativo alla sua azione nel territorio, è stata chiesta la collaborazione dell'associazione Giovani imprenditori di Ascoli Piceno e dell′Assindustria e si è organizzato un primo convegno di formazione sul tema “Prospettive dell′impresa nel terzo millennio” durante il quale sono stati evidenziati gli strumenti indispensabili per la creazione di una impresa con attenzione alla distribuzione e al profilo sociale. Gli interventi sono riportati sul nostro bollettino semestrale. Successivamente si è tenuto un seminario sul tema "L'impresa moderna come opportunità di crescita economica" distribuito nel tempo secondo la seguente articolazione: creazione di impresa, strumenti di attuazione di impresa, gestione ed esperienza di impresa, reti di sistemi distributivi, aspetti sociali dell'impresa profit, creazione di valori. Seguiranno altri convegni ai quali saranno invitati i giovani del Rotary, i ragazzi delle ultime classi degli istituti superiori, gli iscritti all'associazione Giovani industriali.

Interventi sociali

Su un lungo periodo si registrano la consegna di 8 borse di studio per 8 milioni di lire (euro 4.131,66), la concessione di 17 Paul Harris (massima onorificenza rotariana) per 27 milioni (euro 13.944,34) alla Fondazione Rotary, la raccolta fondi a favore dell'ANFFAS per 9 milioni (euro 4.648,11) e degli alluvionati del Piemonte per 1 milione (euro 516,46), a favore dell' Albania per 7 milioni (euro 3.615,20) che è passata a far parte del nostro distretto e 6 milioni e 200 mila lire (euro 3.202,03) per i terremotati delle Marche. Da segnalare inoltre un ultimo contributo di lire 12 milioni (euro 6.197,48) per l′allestimento dell'ambulatorio medico di Hitanga in Kenia. Si aggiungano ulteriori contribuzioni ad enti diversi per un totale di 62 milioni (euro 32.020,33). A queste maggiori attività debbono aggiungersi molte altre iniziative che hanno sempre resi interessanti gli incontri mensili: interventi di personaggi rotariani e non, di alta qualificazione, che hanno intrattenuto i soci su problemi culturali, scientifici, sociali, politici. Si sono svolti numerosi interclub volti a creare un'atmosfera di amicizia anche tra club lontani oltre che ad offrire l'occasione per trattare problemi comuni. Il Rotary, nei rapporti generali con la società, può essere, poichè ne ha la capacità in quanto raccoglie eminenti personalità dell'arte e della scienza, la guida per un ritorno al "pensiero forte", al razionalismo che illumini il postmoderno.

Si ricordano infine alcuni versi della preghiera del rotariano:

Dio che illumini
la nostra notte terrena
...colmaci della tua luce
e della tua forza,
affinchè ciascuno di noi,
impegnato nel Rotare
al servizio dell'uomo,
possa trovare in ogni momento
della sua giornata
l'occasione di soccorrere
chi invoca amore,
carità e comprensione